Le associazioni osservate tra l’obesità e il consumo di alimenti dietetici hanno generato contrasti  sul fatto che i dolcificanti possano promuovere l’aumento di peso, nonostante un trascurabile apporto di energia. Una recente revisione sistematica ci fornisce una panoramica delle ipotesi  in merito all’effetto dell’uso di edulcoranti sull’appetito e sulla perdita di peso.
L’evidenza primaria presentata negli esseri umani è dominata da piccoli studi con un breve follow-up considerato insufficiente per valutare il cambiamento di peso. Gli studi sperimentali a lungo termine sugli esseri umani appaiono scarsi.

I ricercatori quindi esprimono la necessità di indagare gli effetti fisiologici diretti di ciascun dolcificante slegandolo dai possibili aspetti comportamentali: la scelta di utilizzare prodotti  a basso apporto energetico (cosiddetti light) può portare a un “effetto di licenza” ovvero come giustificazione a “sgarrare.
Una recente revisione sistematica ha esaminato se l’etichettatura di alimenti, bevande e prodotti del tabacco con la dicitura “bassa”, “leggera”, “dietetica”, “ridotta” o “zero” potrebbe portare a cambiamenti nei modelli e nei comportamenti, ma ha trovato solo pochi studi.

Il possibile effetto di licenza di prodotti con dolcificanti può essere ipoteticamente abbastanza forte da neutralizzare il loro uso per il controllo del peso negli individui e nelle popolazioni.

Autori: Mosdøl A, Vist GE, Svendsen C, Dirven H, Lillegaard ITL, Mathisen GH, Husøy T
Fonte: PLoS One. 2018 Jul 18;13(7):e0199558. doi: 10.1371/journal.pone.0199558. eCollection 2018.
Link della fonte: http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0199558

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